Greenpeace fa la lista di chi inquina nella moda
Greenpeace, ancora una volta, ci rende attenti su tutti i marchi di moda che dobbiamo prendere in considerazione quando si parla di inquinamento. Greenpeace parla senz’altro di sostanze tossiche come quelle che derivano dal petrolio e purtroppo tra i primi posti troviamo anche dei marchi italiani famosi.
I marchi che, ancora oggi, fanno finta di nulla circa la presenza di queste sostanze tossiche sono diversi e tra questi possiamo nominare Armani, Diesel, D&G, Gap, Hermes, LVHM Group/Christian Dior Couture e Versace. Al contrario, invece, sono stati promossi marchi come Zara, Benetton ed H&M che, essendo economici, avremmo pensato meno attenti a questo tipo di problematica.
Ad ogni modo, gli attivisti di Greenpeace hanno deciso di collocare a Milano, all’interno della Galleria Vittorio Emanuele, uno striscione dai 100 metri quadrati con la scrittura “Il re è nudo”, la campagna che per l’appunto è stata prescelta proprio per chiedere a tutti i grandi marchi di creare capi d’abbigliamento senza composti che possono risultare non solo inquinanti, ma anche pericolosi per tutti noi.
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