Non c’è davvero pace per Fabrizio Corona, da oggi in sciopero della fame per protestate contro la giustizia italiana.

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Non c’è davvero pace per Fabrizio Corona, da oggi in sciopero della fame per protestate contro la giustizia italiana. Ad annunciarne la decisione Ivano Chiesa, suo avvocato. La richiesta della difesa al tribunale era l’affidamento terapeutico in via provvisoria in una comunità in provincia di Brescia, ma il magistrato di sorveglianza di Milano, Beatrice Crosti, ha sentenziato che l’ex re dei paparazzi dovrà rimanere in carcere. Da qui la decisione di entrare in sciopero della fame. “Andremo avanti, chiederemo ancora l’affidamento in prova sul territorio”. “Tutti ci aspettavamo che Fabrizio potesse tornare a casa dopo la sentenza positiva a suo favore o almeno che potesse andare ai servizi in comunità”. “Corona resta in carcere, sono senza parole. Siamo tutti senza parole. Siamo sotto shock”. Un mancato affidamento terapeutico, fa sapere il magistrato, in virtù di quanto fatto dall’ex marito di Nina Moric durante l’affidamento in prova, con l’incredibile vicenda dei 2,6 milioni di euro nascosti, in parte, in un controsoffitto. «In assenza di positivi elementi di novità e in presenza di plurime violazioni alle prescrizioni, di condotte illecite e di provvedimenti emessi dal Tribunale – Sezione Autonoma Misure di prevenzione che offrono elementi anche sulla attuale pericolosità sociale del condannato, si ritiene che non si possa consentire a così breve distanza, al di là delle valutazioni in punto di ammissibilità, la concessione della richiesta misura». Questo si legge nel proveddimento, per un Corona ritenuto “socialmente pericoloso”. E da oggi in sciopero.

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