Ministero Salute: no al riuso dei sacchetti, ma sì ai monouso da casa
In questi giorni non si fa altro che parlare dei sacchetti utilizzati al supermercato per imbustare frutta e verdura: nei supermercati, dunque, si possono acquistare i prodotti desiderati ed inserirli all’interno dei sacchetti biodegradabili che, successivamente, vengono conteggiati in cassa per circa 1-5 centesimi, in base alla scelta dello store.
Visto che le persone che si sono lamentate non sono state poche, il Ministero della Salute sta cercando di fare luce su questa situazione: difatti, il segretario generale del dicastero Giuseppe Ruocco ha detto che il riutilizzo dei sacchetti è impossibile, giacché potrebbe esservi una contaminazione degli stessi. Lo stesso, poi, ha aggiunto che l’utilizzo di sacchetti portati da casa non è da escludere, a patto però che anche questi siano monouso e idonei per gli alimenti.
Secondo il nostro punto di vista, questa soluzione alternativa rimane ancora una scelta inquinante: difatti, un prodotto monouso è un prodotto che ha “vita breve” e di conseguenza inquina, anche se portato da casa. La scelta più consona sarebbe quella di utilizzare una borsa-rete reputata esclusivamente per gli alimenti che si può lavare e riutilizzare, un po’ come la borsa in stoffa per fare la spesa. Senz’altro sarebbe una soluzione davvero rispettosa dell’ambiente che non continua a produrre materiale inquinante – anche se biodegradabile – in continuazione.
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