GF Vip 3, Francesco Monte sulla sua ex Cecilia Rodriguez: “Guardo il muro e penso a lei”

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Francesco Monte torna a parlare della sua ex Cecilia Rodriguez nella casa del Grande Fratello Vip, la casa in cui la modella argentina ha interrotto la relazione col tarantino per iniziarne una col ciclista Ignazio Moser. Nonostante sia passato quasi un anno dalla rottura, la ferita d’amore non sembra essersi ancora rimarginata: l’ex tronista ha deciso così di confidarsi col cuoco Andrea Mainardi, dimostrando di essersi solo in parte rassegnato all’idea di un ritorno di fiamma e manifestando grande sofferenza per il fatto di soggiornare nella casa in cui la separazione è avvenuta:

Le cose che mi sono piaciute di lei non penso siano cambiate. La cosa è andata, io ho accettato tutta la situazione. Sento solo di non dover essere rigido con me stesso e vivermi il dolore, se mi viene. Io ho i doppi ricordi e la doppia botta psicologica qui dentro. Non c’è bisogno di pensarci, basta che vado in salotto, guardo il muro. La guardavo 24 ore al giorno. Ma va bene, è un lavoro su me stesso.

Dopo le lacrime degli scorsi giorni, Monte ha riflettuto anche sulla stabilità della coppia composta dall’ex e da Moser, che nonostante sia nata sotto l’occhio delle telecamere, sembra tenere botta:

Per assurdo se ne è valsa la pena va bene, c’ho messo un po’ per ragionare così ma va bene. Sono più contento che sia andata così, che ci è creata la storia e non che sia stata una cosa solo di un momento, una cosa così.

Alla domanda di Mainardi su quando ha cominciato ad avvertire le prime avvisaglie del cambiamento nel rapporto con la sorella minore di Belén, il tarantino ha risposto così, specificando di non essere mai stato preoccupato per l’ingresso di Cecilia nella casa ed ammettendo gli errori commessi:

Penso di conoscere qualsiasi suo gesto, l’ho capito al volo. Non ero incaz*ato, deluso sì, anzi svuotato. […] Io non ero preoccupato. Il primo mese la guardavo il giusto, ormai eravamo arrivati a una giusta consapevolezza del rapporto e una totale fiducia. […] Il mio errore nel tempo è stato passare dall’essere diffidente perché voglio capirti a quando mi fido. Può sembrare che non me ne importa, ma non è così. So che si è creata una bella roba e sto tranquillo.

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