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Eva Henger contro Alessia Marcuzzi, Mara Venier e Bossari in una lettera su DiPiù

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. La Henger ha deciso di scrivere una lettera aperta su DiPiù, nella quale ha sottolineato di sentirsi vittima di un bullismo professionale. Tra le tante accuse, Eva ha fatto sapere di avere un camerino lontano da tutti gli altri naufraghi dove si prepara prima delle varie dirette. Non solo, Eva ha pure rivelato che la Marcuzzi l’ha apostrofata con un brutto termine subito dopo la litigata avuta qualche settimana fa.
“Alessia, mi spieghi perché io ho un camerino lontano da quelli di tutti gli altri? Per la precisione, prima di ogni diretta, mi cambio, mi preparo e mi trucco in una struttura esterna agli studi. Senza nessuno degli altri naufraghi. Completamente da sola” ha svelato Eva Henger. L’ungherese ha aggiunto di sentirsi vittima di bullismo: “Come esiste il bullismo dei ragazzi, esistono anche forme di bullismo professionale e io, in questo caso, lo sto subendo“. La Henger è poi tornata a parlare dell’attacco subito pubblicamente dalla Marcuzzi: “Dopo le tue urla, quando c’è stata la pubblicità e sei uscita dallo studio, ho sentito distintamente, così come lo hanno sentito le persone che avevo al mio fianco, che mi hai gridato: “Ma guarda questa…”, aggiungendo una brutta parolaccia”. L’attrice ha poi spiegato: “Se scrivo è anche perché penso che il pubblico debba sapere che dietro i tuoi sorrisi, dietro il tuo sembrare così gentile, c’è una donna piena di rabbia”. Oltre Alessia Marcuzzi, Eva Henger ha avuto qualcosa da dire pure sull’opinionista Mara Venier. A Eva non è andato giù l’attacco della zia Mara dopo il selfie con Francesco Monte al Maurizio Costanzo Show. “Su Internet hai scritto che “ho la faccia come il c..o” ma poi durante l’Isola dei Famosi ti sei scusata a telecamere spente. Però mi chiedo: perché non ti sei scusata in diretta, a telecamere accese? Chi ti ha bloccato?”. Su Bossari, la Henger ha invece scritto: “Mi hai attaccato fin dall’inizio, hai detto che stavo raccontando menzogne, che il canna-gate era frutto della fantasia. Sei stato sbugiardato e non ti sei mai degnato di chiedermi scusa”

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