Arriva il bollino blu per certificare il vero sushi
Sono sempre di più i non professionisti, per lo più di cucina cinese, che propongono nei propri locali una specialità del Giappone ovvero il sushi. Per ovviare questa problematica, il governo di Tokyo sta pensando ad una certificazione che possa, in qualche modo, garantire la qualità e la veridicità del piatto stesso.
Il riconoscimento in questione sarà rilasciato a chi abbia esperienza e conoscenza del mondo giapponese ed a coloro che hanno effettuato corsi specifici proprio in Giappone. In questo modo, tutti gli imitatori del sushi potranno lasciare spazio ai veri preparatori del sushi.
Saranno introdotte certificazioni gold in seguito ad una frequenza di due anni, una silver dopo 6 mesi ed una bronzo per un paio di giorni. In questo modo il Giappone potrà riportare la giusta autorevolezza alla cucina washouku che, peraltro, nel 2013 è stata pure dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità.
Stando a quanto si vocifera, le prime lezioni organizzate dal ministero saranno fissate per il mese di marzo e l’eccellenza dei maestri potrà essere raggiunta non prima del 2018. Non ci resta che attendere per capire, poi, la vera differenza tra il sushi autentico e l’imitazione cinese o di qualunque altra nazione.
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