Ariadna Romero: “Quando rimani incinta nessuno ti dice che potrai avere una crisi, Pierpaolo Petrelli non mi è stato vicino”

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Al centro dell’intervista è finito il rapporto della Romero con Pierpaolo Pretelli, l’ex-velino di Striscia La Notizia, padre del piccolo Leonardo, avuto dalla Romero nel 2017. Le telecamere delle trasmissioni di Barbara d’Urso hanno seguito la gravidanza e i successivi risvolti nella vita famigliare dei due neo-genitori, fino agli sfoghi di Pretelli, che dopo una forte crisi di coppia e la conseguente separazione, accusò la modella di proibirgli di frequentare il figlio.

A distanza di alcune settimane dalle ultime dichiarazioni del modello, Ariadna Romero ha raccontato la sua verità, fornendo un ulteriore tassello al delicato racconto:
Non si trovava mai un punto di incontro. Avevo bisogno della sua presenza, glielo dicevo durante le litigate, “non capisci che ho bisogno di te?”. Quando una donna rimane incinta nessuno ti dice quanto sarà difficile, quanto sarà probabile che tu possa avere una crisi post-parto. Con Leo è stato un mammo, ma con me è stato assente. Forse per la giovane età, forse non aveva la maturità sufficiente, non mi è stato vicino. Dal quinto mese di Leonardo in poi avevo bisogno di lui e lui non c’era. “Se tu vuoi noi, vienici a prendere”, gli aerei non esistono solo per noi; è venuto ad agosto (negli Stati Uniti, dove si è trasferita la Romero, ndr) a trovarlo ed è rimasto da mio papà, ho sempre sostenuto che può vederlo quando vuole.

I rapporti tra i due, tuttavia, sembrerebbero molti più distesi, tanto che il modello ha concesso la firma sulla liberatoria per permettere l’ingresso in studio del figlio. Altra firma, inoltre, è stata quella apposta sui documenti per il passaporto del piccolo: prova ulteriore del fatto che Pretelli fosse a conoscenza del piano della donna di trascorrere del tempo con il figlio dall’altra parte del mondo:
Quando abbiamo capito che come coppia non riuscivamo a trovare un accordo, ci siamo stretti la mano e ci siamo detti di dover essere bravi genitori. Un domani lui dovrà essere il supereroe di mio figlio.

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