Adriano Celentano chiede in qualche modo scusa a Mediaset con un dialogo-confessione con Nino Frassica

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. Nella gag che anticipa la seconda puntata del cartone animato “Adrian”, Celentano si giustifica: “Ho lasciato illudere Canale 5 che avrei partecipato fisicamente allo spettacolo”. Per questo motivo, chiede l’assoluzione a Nino Frassica. La gag è squisita: “Figliolo, ma io l’assoluzione non posso dartela perché sono un prete Rai”. Da qui la critica alla televisione: “È la stessa cosa”. Questo la parte più interessante del dialogo tra Adriano Celentano e Nino Frassica, il quale entra nel confessionale e dopo le frasi di rito, lascia parlare Celentano:

Ho lasciato illudere Canale 5 che avrei partecipato fisicamente allo spettacolo. Io gli ho detto che potevo esserci o non esserci. Che poi è quello che sta succedendo ora. C’è e non c’è. Ho peccato di taciturnità modesta?

La risposta di Nino Frassica: “Si, ma io non ti posso assolvere. Sono un prete Rai, non un prete Mediaset”. Adriano Celentano ribatte:

E perché? Fanno gli stessi programmi. Quello che fa la Rai, lo fa Mediaset. Quello che poi fa Mediaset, lo fa due volte la Rai.

La chiosa di Nino Frassica: “Hai ragione, ti assolvo. In nome del padre, del Silvio e del sacro ascolto”. Adriano Celentano si presenterà fisicamente soltanto alla fine, irrompendo con il silenzio delle sue pause durante il dialogo tra Natalino Balasso e Giovanni Storti.

Lo spettacolo che anticipa la seconda puntata di “Adrian” si impreziosisce della presenza di Giovanni Storti, nel ruolo di un vecchio del paesello. Con lui, ancora Natalino Balasso, Nino Frassica e Francesco Scali. Interessante il dialogo tra Natalino Balasso e Giovanni Storti sulla diffidenza nei confronti dello straniero, sull’eccessivo protezionismo in una critica ai tempi che stiamo vivendo: “Inutile blindare le porte di casa se la maggior parte degli omicidi è a casa”.

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