Pro e contro dei pannolini lavabili
Tornano di moda i pannolini lavabili! A quanto pare, essere genitori ai tempi 2.0 ci fa bramare di ritornare indietro nel tempo: infatti, tra le le “mode antiche” sembra che ritornano alla ribalta i pannolini in stoffa ovvero quelli che una volta utilizzati si possono lavare e nuovamente riutilizzare. In questo modo si può essere più attenti all’ambiente ed avere una vita ad impatto zero!
Ma quali sono i pro ed i contro dei pannolini lavabili?
Iniziamo dai pro e possiamo sicuramente dire che si tratta di un metodo economico che porta un investimento solo all’inizio, giacché poi il costo si ammortizza velocemente. Stando alle statistiche, durante i primi tre mesi di vita i bambini utilizzano 4500 pannolini per un costo di 1.500 euro; con questa tipologia di pannolini lavabili, il costo di dimezza ad un terzo.
La pelle dei bambini, poi, traspira di più, dato che si tratta di prodotti morbidi ed innovativi, e privi di aree plastificate – le troviamo nei classici pannolini usa e getta – che possono provocare irritazioni e sfoghi sulla pelle. Insomma, diminuiscono pure i rifiuti ed aumentano di poco i panni da lavare.
Passando ai contro, possiamo dire che questi sono tutti relativamente contro i genitori: oltre ad aumentare il bucato da lavare e, in questo caso, pure da pulire, bisogna far attenzione al fatto che il pannolino lavabile tende a rimanere più bagnato rispetto a quelli usa e getta. Dunque, è necessario porre maggiore pazienza anche nella fase di asciugatura, prima di poterlo nuovamente riutilizzare.
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