Ministero della Salute: no al ritiro della protesi per il seno ruvide
Nel nostro paese, non si procederà al ritiro delle protesi per il seno testurizzate – altrimenti dette ruvide – che sono state messe in correlazione con la potenziale insorgenza del linfoma anaplastico a grandi cellule (ACLC): il ministero della Salute, infatti, ha affermato come non siano state individuate delle ragioni sufficienti per emanare una raccomandazione di ritiro di dette protesi, sottolineando come non siano date nemmeno le condizioni per indicare la rimozione generalizzata delle protesi.
Sempre secondo il ministero della salute, infatti, l’asportazione delle protesi lisce o testurizzate che siano potrà essere fatta unicamente in presenza di un sospeso clinico di un caso di BIA-ACL, vale a dire, di una potenziale insorgenza del raro tumore. Questa decisione, sempre secondo quanto rimarcato dal ministero della salute, è basata sulle risultanze del parere reso dal Consiglio Superiore della Sanità, interpellato per dare una risposta sanitaria adeguata a fugare ogni dubbio al riguardo.
Nonostante il ritiro delle protesi deciso in Francia e il primo caso di morte per ACLC nel nostro paese in seguito all’impianto delle protesi testurizzate, quindi, nel nostro paese non si ravvede quindi la necessità di un ritiro dal mercato delle stesse. Per contro, il ministero ha emanato una circolare all’attenzione delle regioni con tutte le indicazioni fornite dal Consiglio Superiore della Sanità, individuando anche una rete di centri di riferimento a favore dei pazienti.
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