Lo Sdijuno è una ricetta per la longevità
Tra le tradizioni abruzzesi c’è quella dello “sdijuno”, quel pranzo ricco consumato attorno alle 11 del mattino soprattutto nel mondo rurale di questa regione: ebbene, secondo una ricerca dell’Università di Teramo, proprio questa abitudine si trova alla base della longevità di tante persone. Lo studio “Centenari”, infatti, prendendo in considerazione i noventenni e i centari di Abruzzo, ha posto l’accento su abitudini a tavola e metabolismo degli anziani, giungendo a questa interessante conclusione.
Su 150 comuni abruzzesi presi in esame contraddistinti da una particolare longevità degli abitanti – paragonabile a quella riscontrata a Villagrande, in Sardegna – è emerso che le aree con persone longeve sono maggiormente interne e a ridosso del Gran Sasso, Majella e Marsica. Lo Sdijuno, da questo punto di vista, è una tradizione alimentare che si tramanda ancora oggi tra gli anziani, ed essendo consumato prima di mezzogiorno, permette poi di consumare un pasto leggero alla sera.
Questo approccio abruzzese all’alimentazione – nato ben prima delle più recenti linee guida che suggeriscono di mangiare di meno la sera, privilegiando un pranzo più abbondante – asseconda la necessità di consumare meno calorie di sera, quando il metabolismo solitamente rallenta, secondo il ritmo circadiano.
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