Influenza: le previsioni parlano di 6 milioni di casi
Dall’Università di Milano – e più precisamente dal Dipartimento di Scienze biomediche – giungono alcune previsioni relativamente all’influenza 2019-2020: secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, infatti, quest’anno vi saranno 6 milioni di casi influenzali, un numero in calo rispetto a questi ultimi anni. Tuttavia, per quanto più ridotti numericamente, i virus influenzali saranno più insidiosi, in ragione di due nuovi ceppi: l’H3N2 (A Kansas) e l’H1N1 (A Brisbane), che vanno ad aggiungersi ai B Colorado e B Phuket (già registrati negli scorsi anni).
Queste due varianti presentano da una parte delle capacità di diffusione più efficaci rispetto ad altri virus e, in particolare, l’H1N1 si diffonde in maniera più marcata tra i bambini, mentre al contrario, l’H3N2 è in grado di contagiare più facilmente gli anziani e le persone fragili: secondo il virologo, del resto, queste due varianti possono comportare severità più marcate e, ovviamente, anche comportare un maggior rischio di complicanze a livello sanitario.
L’H3N2 è infine in grado di “collaborare” con lo streptococco pnumoniae, creando situazioni sanitarie complicate in cui vi sono sovrapposizioni batteriche.
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