Il maltempo estivo porta con sé i malanni
La stagione estiva è per definizione il tempo delle abbronzature, delle maniche corte e del caldo: ma dopo l’afa, l’arrivo dei temporali e del maltempo viene visto come una sorta di liberazione. Nello stesso tempo, però, anche il raffreddamento dell’ambiente troppo repentino, con il classico altalenante trend delle temperature, porta inevitabilmente alla maggiore propagazione di malanni fastidiosi, associati per esempio agli immancabili rinovirus, coronavirus o adenovirus, considerando che il numero di casi di malati è sensibilmente aumentato.
Se i casi di persone toccate da questi virus sono state – almeno fino a prima del maltempo – in un numero pari a circa 30.000, mentre che, in seguito al calo delle temperature, il numero dovrebbe salire addirittura a 50 o 60.000 casi, ben al di sopra a quella che è la media del periodo. In genere, questi malanni si manifestano come disturbi a livello respiratorio o anche gastrointestinale, con i classici decimi di febbre. La prevenzione, come sempre, si può fare da una parte con un’accurata igiene delle mani e una permanenza ridotta in ambienti chiusi.
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