I tatuaggi liberano nel sangue nano-particelle
Sono stati osservati per la prima volta i piccoli pigmenti colorati che sono innescati nel nostro organismo quando si effettuano dei tatuaggi ed è stato notato il rigonfiamento cronico dei linfonodi. In pratica, il colore utilizzato è in grado di liberare nel nostro corpo delle micro particelle che hanno una dimensione inferiore addirittura ad un milionesimo e che sono capaci di muoversi nel sangue, arrivando addirittura ai linfonodi.
Al momento, però, non è stato capito quale possa essere la conseguenza per la nostra salute e, neppure grazie ad uno dei microscopi più potenti, si è capito cosa possa accadere. L’unico fenomeno osservato è il rigonfiamento cronico dei linfonodi. Gli studiosi hanno sottolineato, peraltro, che bisogna essere molto attenti non solo al fatto che gli aghi utilizzati siano sterilizzati, ma anche che il colore abbia una composizione chimica giusta.
Generalmente, con il colore bianco – che è quello che contiene oltre a pigmenti organici anche sostanze come nichel, cobalto, manganese, cromo e biossido di titanio – richieste una guarigione più ritardata oppure la comparsa di prurito.
Ora, la prossima mossa degli studiosi sarà quella di studiare alcuni pazienti a campione, cercando di capire che cosa avviene subito dopo la creazione del tatuaggio.
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