Apprendere nel sonno? Non è possibile
Quanti di noi, alle prese con qualche importante verifica o con un esame all’orizzonte, non hanno pensato di sfruttare le ore di sonno per apprendere qualcosa di importante, da sfruttare per ottenere un buon risultato in una prova scritta o orale. La cosiddetta ipnopedia – la possibilità di imparare mentre si dorme – secondo uno studio condotto presso l’Uni Ulb Neourscienes Institute (Belgio), e pubblicato su Scientific Reports, non è qualche cosa di possibile.
Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno coinvolto un gruppo di 26 persone, sottoposte appunto a test tanto durante la fase non REM del sonno – momento in cui vi è un’elevata sincronizzazione dell’attività cerebrale – sia in stato di veglia. A questi individui, sono stati proposti flussi sonori veloci, del tipo casuale o anche strutturati, in maniera tale da essere raccolti all’interno di sequenze con tre parti distinte.
La magnetoencefalografia – particolare esame cui sono stati sottoposti i cervelli delle persone – ha evidenziato come nella fase di riposo le persone erano sì in grado di individuare i suoni semplici, ma non riuscivano per contro a categorizzare gli stessi. In stato di veglia, invece, le persone sono riuscite a compiere questa mansione senza alcuna difficoltà, motivo per il quale i ricercatori hanno escluso che il cervello riesca ad apprendere realmente qualcosa durante il sonno.
Registrati per ricevere aggiornamenti via email e per non dover inserire sempre questi dati
oppure fai il login se sei già registrato.