Fecondazione eterologa: nel Sud, un unico centro pubblico
Sono sempre di più le coppie che, nel nostro paese, decidono di fare ricorso alla fecondazione eterologa: tuttavia, nonostante il trend in crescita, questa pratica resta non sempre facilmente accessibile, proprio in ragione del fatto che – in tutta Italia – sono meno di dieci i centri pubblici che offrono questa prestazione, la quale, per tutto il Centro-Sud è ottenibile esclusivamente presso l’ASL di Roma 1, un vero e proprio limite logistico per tantissimi uomini e donne desiderosi di fare ricorso alla stessa.
Nel complesso, secondo i dati resi noti dal Ministero della Salute, l’incremento dei cicli e dei nuovi nati in seguito all’adozione della tecnica della fecondazione eterologa è stato del 20 percento, con l’uso di spermatozoi, ovuli e gameti provenienti dall’esterno della coppia. Il ticket per ricorrere a questa pratica è comunque piuttosto cospicuo, considerando che alle coppie tocca pagare 4’000 euro – una cifra che nelle strutture private può superare anche il doppio.
D’altro canto, anche la burocrazia – con tempi che arrivano ai due anni per l’autorizzazione al ricorso alla pratica – è un importante freno alla fecondazione eterologa.
Registrati per ricevere aggiornamenti via email e per non dover inserire sempre questi dati
oppure fai il login se sei già registrato.