Asia Argento, parla Jimmy Bennett: “Il mio trauma è emerso quando lei si è definita una vittima”

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continua a tener banco sui quotidiani USA. E’ ancora il New York Times a pubblicare un nuovo capitolo della storia, ovvero la prima dichiarazione ufficiale dell’attore, oggi 22enne, che ha accusato Asia Argento di molestie, consumate in un hotel californiano nel 2013, quando lui aveva 17 anni e l’attrice 37. Un rapporto che la Argento ha fermamente negato in una sua dichiarazione, ma che avrebbe ammesso in una conversazione chat con un amico pubblicata ieri dal sito TMZ, che ha diffuso anche una foto in cui i due sono a letto insieme.

Ecco cosa ha scritto Jimmy Bennett al NYT. In apertura sostiene il movimento #MeToo, come a non voler delegittimare quanto fatto fino ad ora accusando una delle sue leader: “Molte persone coraggiose, sia donne che uomini, hanno reso pubbliche le proprie esperienze nei giorni del movimento #MeToo e io ho apprezzato il coraggio che ciascuno di loro ha avuto nel prendere questa decisione”. Cerca di spiegare poi perché non ha parlato nei giorni precedenti, né all’epoca dei fatti: “All’inizio non ho parlato della mia storia perché ho scelto di gestirla in privato con la persona che mi ha fatto del male. Il mio trauma è emerso quando lei stessa si è dichiarata una vittima. Non ho rilasciato prima di oggi nessuna dichiarazione perché avevo paura e vergogna all’idea di diventare un caso pubblico. All’epoca dei fatti ero minorenne e ho provato a farmi giustizia nel modo che mi sembrava più opportuno perché non ero pronto ad affrontare le conseguenze di una accusa pubblica. Allora pensavo che la molestia su un uomo fosse ancora uno stigma nella nostra società e non credevo che la gente potesse davvero capire la portata di un evento come quello per un ragazzino”

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